Le mie prime sperimentazioni in ambito artistico nascono durante l’adolescenza e nel 2012 si concretizzano con l’inizio della mia professione come tatuarore. Scelgo il tatuaggio come approccio all’arte perchè sento che rappresenti tanto del background sociale al quale appartengo ed il contesto street nel quale sono cresciuto. Contaminato dalla cultura hip hop e dalla passione per il mondo dei graffiti trovo nel lettering lo stile che mi permette di mantenere nel tattoo quel “mood” grezzo e sporco che sento parte di me, come schizzi di vernice su pelle al posto che sul muro.
Durante il mio percorso cerco di ampliare il concetto di lettering tradizione ad una personale ricerca estetica che mi permetta principalmente di sfruttare le armonie corporee anche nelle regioni anatomiche più ostiche: ricerca resa possibile dall’utilizzo della tecnica “freehand”, strumento sul quale si basa interamente ogni mio progetto.
La mia ricerca parte sempre dallo studio delle singolarità del corpo dinnanzi al quale mi trovo, cercando di adattare la scrittura alle forme anatomiche in modo da rispettarle ed enfatizzarne le armonie.
Il concetto di voler proporre un graffito in equilibrio con il corpo che lo accoglie mi porta ad un certo punto a voler estendere la mia idea creativa oltre al tatuaggio e di voler esprimere il mio concetto visivo di arte anche utilizzando supporti strutturali diversi, forse più facili da accettare ed apprezzare anche da persone con un background ideologico diverso dal mio ma che comunque apprezzano l’ arte decorativa, la mia passione nell’indagarla ed il mio modo di proporla.